“Un oltraggio al popolo”. Così il primo ministro inglese Boris Johnson ha definito il no a elezioni anticipate da parte dei partiti di opposizione. “Pensano di capire le cose meglio del popolo, credono di poter rinviare la Brexit senza chiedere ai britannici di dire la loro in un’elezione”, ha affermato il leader del partito conservatore, dopo la seconda bocciatura della sua richiesta di tornare alle urne.
La dichiarazione dell’ex sindaco di Londra arriva dopo la chiusura della Camera dei Comuni, il parlamento britannico, che chiuderà fino al 15 ottobre. La decisione, contestatissima, è stata presa dal primo ministro per non permettere un dibattito parlamentare sulla Brexit, prevista per il prossimo 31 ottobre. “Non ci sarà alcun rinvio”, ha ribadito Johnson, pronto a infrangere la legge votata dal Parlamento che vieta un’uscita dall’Ue senza accordo.