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Brasile: un milione in piazza contro caro bus e Confederations Cup

di Francesca Ascoli21 Giugno 2013
21 Giugno 2013

Erano vent’anni che il paese verde-oro non vedeva manifestazioni di piazza così imponenti: da Rio a San Paolo , passando per Brasilia, sono un centinaio le città che hanno protestato protestando per il miglioramento dei servizi pubblici e contro gli alti costi della Confederations Cup.
A Ribeirao Preto un manifestante brasiliano è morto, la scorsa notte, investito da un autobus. La notizia, resa nota dalla polizia  militare tramite un tweet. Dilma Roussef, presidente del Brasile, ha convocato d’urgenza un vertice del governo. Ma i manifestanti è proprio la prima donna del gigante latinoamericano che accusano dell’annunciato aumento dei prezzi del trasporto pubblico e dello spreco di soldi per il Mondiale e le Olimpiadi del 2016.
Nuove accuse al presidente. Secondo il quotidiano Fohla De San Paulola Roussef, avrebbe speso  19 mila dollari  a notte per partecipare all’ultima Assemblea generale delle Nazioni unite a New York. E quando il governo sudafricano le ha offerto una suite gratis per il vertice dei Brics di Durban, la presidente brasiliana ha gentilmente declinato l’offerta: la stanza, appena80 metri quadri escluso il balcone, era troppo piccola per le sue esigenze. Così, alla fine, la spesa è salita a 94.100 dollari.  Ma non è finita: 121.300 dollari per uno scalo ad Atene in un viaggio versola Cina, 1.920 euro per acqua e caffè a Cadice, in Spagna, 64.600 euro spesi per affittare un’auto a Roma per incontrare il Papa.
Comportamenti non digeriti dai brasiliani e in particolare dagli studenti che, grazie anche all’uso dei social media, ieri pomeriggio si sono riuniti per protestare nelle strade di San Salvador de Bahia, terza citta’ del Paese. Punto di raccolta lo stadio ‘Campo Grande’, dove si sarebbe giocata la partita Uruguay-Nigeria perla Confederations’ Cup.I dimostranti hanno lanciato pietre e bottiglie verso gli agenti in assetto anti-sommossa, che hanno reagito con il lancio di lacrimogeni e cariche.
Intanto la stessa Roussef ha deciso di rimandare il viaggio in Giappone previsto per il 26 giugno prossimo.

 Francesca Ascoli

 

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