Vaccinazioni anti-Covid in azienda. La Lombardia ha raggiunto l’intesa con Confindustria, Confapi e l’Anma, l’associazione dei medici competenti.
Altre regioni stanno procedendo nella stessa direzione, in particolare Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ma anche Puglia e Trentino Alto Adige. La Confindustria nazionale ha presentato un piano al governo per il coordinamento su scala nazionale delle vaccinazioni in azienda. È quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini, del Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che oggi andrà’ in Conferenza Unificata.
Cambio di rotta anche per la somministrazione dei vaccini: priorità agli over 80 e ad alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell’ordine ma a queste si aggiungono cinque categorie per età e patologie.
“Aspettiamo qualcosa che è intorno a 50 milioni di dosi per il secondo trimestre e si può arrivare fino a 80 milioni di dosi nel terzo trimestre”, quindi, “la campagna vaccinale andrà avanti”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza alla trasmissione Accordi e Disaccordi sulla Nove. Il Segretario di Articolo Uno ha poi aggiunto: “A tutti noi piacerebbe dire che è finito e che da domani si riapre tutto ma se riapriamo con un’epidemia in corso poi staremo peggio e dovremo chiudere ancora di più.
Anche l’Europa si mobilita sul fronte vaccini. il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la negoziazione con le aziende produttrici dei vaccini (a partire da Pfizer-BioNTech), per l’acquisto di quattro milioni di dosi aggiuntive rispetto a quelle già previste nel programma di consegna.
Intanto la Danimarca ha sospeso per precauzione l’uso del vaccino anti Covid di AstraZeneca nel Paese a causa di problemi di coagulazione del sangue in alcuni pazienti.