FIRENZE – “Grazie a tutti”. Queste le prime parole di Edoardo Bove al risveglio dalla terapia intensiva dell’ospedale Careggi di Firenze. Poi il calciatore della Fiorentina ha parlato con compagni e familiari, che sono accorsi subito dopo l’arresto cardiaco del ragazzo durante la partita di ieri sera contro l’Inter. Bove ha trascorso la notte intubato, in sedazione farmacologica. Questa mattina ha ripreso conoscenza, è stato estubato e le condizioni sembrano stabili. I medici del Careggi hanno escluso danni gravi al cuore e al cervello.
Cosa è successo durante Fiorentina-Inter
È il 17esimo minuto del primo tempo di Fiorentina-Inter, quando Edoardo Bove si accascia a terra, privo di sensi. I calciatori delle due squadre accorrono, lo distendono nella posizione laterale di sicurezza e chiamano i soccorsi. Il ragazzo viene trasportato d’urgenza al policlinico Careggi, lasciando compagni, addetti ai lavori e spettatori col fiato sospeso.
Il malore di Bove si lega ad altri due casi analoghi accaduti negli ultimi anni. L’infarto dell’ex centrocampista dell’Inter, Christian Eriksen, durante la partita tra la sua Danimarca e la Finlandia, agli Europei 2021, e il malore accusato dal calciatore della Roma, Evan Ndicka, sul campo dell’Udinese, il 14 aprile scorso. Fortunatamente, in entrambi i casi i ragazzi sono tornati in campo, anche se il centrocampista danese ha dovuto lasciare il campionato italiano, che vieta di giocare con un defibrillatore sottocutaneo.
Ognuno di questi incidenti ha reso il mondo del calcio più consapevole e preparato a situazioni di questo tipo. Ieri sera, i calciatori di entrambe le squadre hanno permesso l’intervento repentino dei soccorsi e fatto barriera al corpo di Bove durante l’intervento dei medici sul campo. Un episodio che ha ricordato ancora una volta quanto il calcio sia una comunità di valori.