L’emergenza da Covid-19 continua a incidere anche sull’andamento economico italiano, con la Borsa di Milano che all’apertura di settimana subisce un altro duro ribasso dopo la chiusura già complicata dello scorso venerdì.
Le misure prese dal governo, che isolano la Lombardia e altre quattordici province, limitando gli spostamenti e le attività lavorative di almeno un quarto della popolazione italiana, colpiscono duramente Piazza Affari, che perde circa il 10%. È il peggior listino in Europa ed è anche il peggior calo dal 2016, dopo il referendum sulla Brexit.
Il dato fortemente negativo è influenzato non soltanto dall’espansione dell’epidemia di Coronavirus, ma anche dalla discesa del prezzo del petrolio, al minimo da quasi trent’anni a causa degli scontri economici tra la Russia e l’Arabia Saudita. Sulla scia di vendite che coinvolgono ogni settore e le numerose sospensioni che si stanno succedendo con il trascorrere dei giorni, si segnano forti ribassi a due cifre per molti altri titoli. I peggiori risultati sono registrati dalle aziende petrolifere Eni, Saipem e Tenaris che arretrano tutte con percentuali attorno al 20%.
Percentuali negative a doppia cifra anche per altre realtà, come i finanziari Banco Bpm (-14%), Azimut (-13%) e Unicredit (-12%). Danni più contenuti per i drink di Campari (-3,8%) e per le medicine di Diasorin e Recordati (entrambi a -4%). L’Enel riesce a contenere l’impatto negativo con un ribasso del 6,72%.
Desta preoccupazione anche lo spread fra Btp e Bund, schizzato questa mattina a 230 punti contro i 178 di settimana scorsa, per poi attestarsi a quota 217 punti. Il rendimento del Btp decennale sfiora l’1,3%: un sensibile aumento rispetto all’ultimo dato registrato, che si attestava sull’1,08%.