Dopo il voto italiano, con la vittoria della coalizione di centrodestra e l’exploit di Fratelli d’Italia, lo spread tra Btp e Bund tedeschi, termometro dell’affidabilità, sale solo a 231 punti base, restando vicino ai valori della chiusura di venerdì (230 punti). Il differenziale dopo un calo a 223 punti è poi risalito. Sale anche il rendimento del decennale italiano al 4,41%, segnale che la sterzata a destra del Paese non lascia indifferente il mercato. Gli osservatori, in ogni caso, predicano cautela: Unicredit parla a caldo di una “reazione contenuta sui mercati in termini di spread sui Btp nel breve periodo dato che il risultato delle elezioni è ampiamente in linea con i sondaggi.
Discorso diverso per Piazza Affari. La Borsa di Milano è partita a rilento, per poi risalire di un punto percentuale. Poco prima dell’ora di pranzo, però, è tornata a indebolirsi sulla parità e in linea con gli altri mercati europei. Sono i timori di recessione e le mosse delle banche centrali ad alimentare le preoccupazioni degli investitori. Tra le valute l’euro crolla ancora e scende poco sopra 0,96 dollari.