Piazza Affari soffre, al pari degli altri mercati europei, all’indomani dello scivolone di Wall Street a causa del rialzo dei tassi Usa deciso dalla Fed. L’indice Ftse Mib lascia sul campo l’1,63%, nonostante il posizionamento del differenziale tra Btp e Bund tedeschi sia sceso a quota 250 punti (sui minimi da fine settembre) dopo l’accordo tra Ue e Governo sulla manovra.
Scivolano Tim (-3,6%), all’indomani delle decisioni dell’AgCom sulla rete fissa, Saipem (-3,43%), Tenaris (-3,13%) ed Eni (-1,63%), con il calo del greggio a 47,1 dollari. In campo bancario segnano il passo Banca Intesa (-2,43%) e Unicredit (-2,12%) insieme a Mediolanum (-1,77%), che ha chiuso il contenzioso con il Fisco i fondi gestiti in Irlanda.
Dagli Usa intorno alle 13 in arrivo l’indice Fed di Filadelfia, che misura la fiducia dei consumatori, le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice principale sull’economia americana.