“La guerra è entrata in una nuova fase, ma una fase pericolosa, perché è una guerra tradizionale contro una potenza nucleare: è uno scenario preoccupante e dobbiamo mostrare che continueremo a sostenere l’Ucraina”. L’allarme è dell’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell, che aggiunge: “Ora avremo una politica estera chiara verso l’Ucraina, mentre prima era sussidiaria alla nostra politica verso la Russia perché dipendenti dall’energia russa”. In mattinata è stato trovato l’accordo tra i 27 Stati membri della Ue sull’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia, incluso il price cap al petrolio. Mentre la presidente della Commissione Ue ha aperto anche a un price cap temporaneo sul gas russo.
Intanto il Presidente russo Vladimir Putin, come riporta la Tass, oggi ha firmato le quattro leggi che ratificano l’annessione alla Federazione Russa delle regioni ucraine occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Questo mentre il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina Sergy Gaidai in un videomessaggio, come riporta Unian, ha detto che “la liberazione della regione di Lugansk è iniziata e diversi insediamenti sono già stati liberati dagli invasori russi”. Ma il Cremlino avverte gli ucraini: “Mosca riprenderà i territori delle nuove regioni annesse temporaneamente abbandonate dalle truppe russe”. Sugli Stati Uniti l’affondo del portavoce Dmitry Peskov: “Le dichiarazioni del Pentagono sul possibile uso dei missili Himars da parte di Kiev contro obiettivi in Crimea confermano che gli Stati Uniti sono direttamente coinvolti nel conflitto, creando una situazione molto pericolosa”.
Intanto, dopo le dichiarazioni del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella – che ha detto: “Serve dialogo per interrompere la spirale di guerra” – da Piazza San Pietro, al termine dell’udienza generale, è arrivato un nuovo appello di Papa Francesco: “Non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina, sempre chiedendo al Signore il dono della pace”, ha detto il pontefice.