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HomeEconomia Booking sotto la lente dell’Antitrust per abuso di posizione dominante

Antitrust mette Booking
sotto accusa per abuso
di posizione dominante

Piattaforma impedirebbe la concorrenza

Ispezioni della Guardia di Finanza

di Maddalena Lai22 Marzo 2024
22 Marzo 2024

Il logo della società Booking | foto Ansa

ROMA – Booking finisce sotto la lente dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Booking.com (Italia), Booking.com B.V. e Booking.com International B.V. per accertare un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione di strutture alberghiere. A comunicarlo in una nota la stessa Authority, che il 21 marzo, di concerto con il nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza, ha svolto alcune ispezioni nelle sedi di Booking Italia srl.

Il sospetto dell’Autorità è che Booking conferisca alle strutture alberghiere – facenti parte del Programma Partner Preferiti e della sua estensione Preferiti Plus – vantaggi in termini di visibilità della propria offerta nei risultati di ricerca, a fronte di commissioni più elevate e dell’impegno di fornire sulla piattaforma prezzi più competitivi.

Nel caso in cui Booking, a seguito di un controllo capillare, accertasse che una struttura offre prezzi migliori su altri siti online, si riserverebbe la possibilità di applicare – senza il consenso della struttura in questione – uno sconto (il cosiddetto Booking Sponsored Benefit) per allineare l’offerta di Booking alla migliore tra quelle disponibili online.

Una strategia questa che, secondo l’Antitrust, sembra osteggiare un’effettiva concorrenza sul mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione alberghiera, a danno, soprattutto, di altre agenzie di viaggio online con effetti negativi sulle strutture ricettive e – in ultimo – sui consumatori, che hanno prezzi maggiorati e una minor scelta di servizi.

Il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, ha chiesto che “si faccia subito chiarezza”, evidenziando la necessità di “perfetta informazione e trasparenza dell’offerta”. Un appello a cui si unisce anche il Codacons che evoca “il danno ai consumatori”, che hanno visto un “incremento delle tariffe praticate”.

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