“Io mi gioco la carriera su partite così: questo non è campo, è tv. La Var mi mi piace ma mi sta facendo perdere la pazienza. E Bonucci ha fatto quello che io facevo mille volte, allargare il braccio e prendere posizione”. L’allenatore del Milan Vincenzo Montella, sempre più in bilico dopo lo 0-0 col Genoa, non si nasconde nell’attaccare l’espulsione del capitano rossonero, la prima in assoluto decisa con l’ausilio della video assistenza.
Il direttore di gara infatti non si era accorto di quanto accaduto in campo. Peraltro il giocatore del Genoa Rosi, pur essendo stato il primo ad alzare il braccio, non aveva toccato il capitano della squadra di casa.
“Io non rispondo a Montella in senso lato – dice Marcello Nicchi, presidente dell’Aia (l’Associazione italiana arbitri) – dico soltanto che anche lui si dovrà adeguare a questa tecnologia. La carriera non se la gioca solo lui ma tutti. Se la sua squadra girasse come si deve non saremmo qui a commentare”.
L’espulsione per la gomitata al difensore del Genoa al 25′ è costata cara al Milan e al suo capitano, che ha visto dalla tribuna i compagni soffrire per un’ora e pareggiare 0-0. Mercoledì il difensore seguirà dalla tv la trasferta a Verona e sabato non potrà giocare la partita più attesa, quella contro la Juventus che a luglio lo ha ceduto per 42 milioni di euro ai rossoneri.
Bonucci è apparso sbalordito quando si è visto sventolare il terzo cartellino rosso in serie A, il primo da cinque anni. “Accetteremo le decisioni del giudice sportivo”, ha spiegato Vincenzo Montella, esprimendo massimo disappunto per la gestione della ‘moviola in campo’ per simili situazioni. La decisione dell’arbitro appare comunque corretta.