“Dal 2019 tutti gli under 25, italiani e stranieri, pagheranno solo 2 euro per l’ingresso nei musei”. Il ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli annuncia, dalle pagine del Corriere della Sera, la revisione globale della strategia economica dei musei statali italiani. Il titolare del Mibac, intervistato dal quotidiano di via Solferino, spiega il suo piano ideato per favorire l’avvicinamento dei giovani alla cultura: “Le nuove generazioni dovranno ereditare il nostro patrimonio culturale: è doveroso metterle nelle condizioni di conoscerlo e amarlo”. E soprattutto – continua il ministro 5 Stelle – in questo momento “la fascia sociale che in Italia ha bisogno di maggior sostegno è rappresentata dai giovani”.
A pochi giorni dalla sua nomina Bonisoli aveva annunciato la decisione di abolire le domeniche gratuite mensili, suscitando le reazioni indignate di molti. Una scelta che sembrava rappresentare un colpo di spugna sull’azione del suo predecessore, l’ex ministro Dario Franceschini, che con l’istituzione della prima domenica del mese gratuita aveva fatto registrare un boom di accessi senza precedenti nei vari poli museali italiani. Una politica, quella dell’ex ministro, volta a favorire la diffusione della cultura in quelle fasce sociali meno abbienti e disabituate alla frequentazione degli spazi culturali.
Dopo un confronto serrato con i dirigenti dei musei, con riunioni definite da Bonisoli “animate e molto libere”, l’attuale ministro ha scelto di smussare la portata dell’annuncio iniziale: “Rimarranno gratuite le prime domeniche del mese nella bassa stagione turistica, da ottobre a marzo, quando minore è la pressione dei turisti stranieri”, spiega al Corriere. Insieme al biglietto a due euro per i giovani fino a 25 anni “ci saranno numerose opportunità gratuite anche per gli anziani”, sottolinea Bonisoli. “Le giornate a ingresso libero annuali diventeranno 20: poi ci sarà una intera settimana gratuita, che servirà come lancio ideale della nuova stagione turistica”.
Sulla riforma della politica tariffaria museale non tardano però ad arrivare le critiche da parte di Franceschini, lanciate via Twitter: “Da sempre dai 18 ai 25 anni l’ingresso nei musei è ridotto e sotto i 18 anni è gratuito. Perché adesso far pagare 2 euro a bambini e ragazzi? Un costo in più per chi porta figli, nipoti o scuole a visitare un museo”.
Poco dopo il tweet, però, Bonisoli risponde in maniera indiretta all’esponente Pd attraverso un post su Facebook. “L’offerta per i giovani si amplia”, precisa il ministro via social. “I ragazzi fino ai 18 anni – spiega – non pagheranno, mentre quelli dai 18 ai 25 anni potranno accedere a musei e siti archeologici a soli due euro”.
