Si torna a discutere del transito delle grandi navi da crociera nella Laguna di Venezia. È il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, a far riemergere il tema con un post su Facebook. “Questo governo ha a cuore la conservazione e la tutela di uno dei luoghi più belli al mondo, e per questa ragione abbiamo deciso di rafforzare il grado di salvaguardia della città”, ha affermato Bonisoli, annunciando che “la Soprintendenza di Venezia sta avviando il processo che porterà al riconoscimento dell’interesse storico-artistico delle vie d’acqua urbane, ed in particolare del Canale della Giudecca, dove oggi transitano navi di grande dimensioni, più grandi del Titanic”.
Un provvedimento che ha come obiettivo l’avvio, in futuro, di una nuova fase di gestione delle vie d’acqua veneziane, a tutela dell’ambiente e del patrimonio. Iniziative che, sottolinea il ministro, dovranno essere portate avanti in sinergia con le strutture degli altri ministeri coinvolti: quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.
Quello del passaggio delle grandi navi in Laguna è un tema che si dibatte da anni. Preoccupano l’inquinamento delle acque e l’eccessiva vicinanza di questi giganti del mare a monumenti dal valore inestimabile. Ma non tutti però si dicono contrari in assoluto. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è recentemente espresso in senso diverso, affermando che “Venezia e il Veneto non possono rinunciare alla crocieristica”, e “per non rinunciare alla crocieristica bisogna che le navi entrino in laguna ma senza passare per il Canale della Giudecca, nel bacino di San Marco”.