Bolzano anticipa le riaperture della fase 2. Già da oggi pomeriggio ripartono i negozi al dettaglio, e da lunedì 11 maggio tocca a bar, ristoranti, parrucchieri e musei.
La conferma arriva dopo l’approvazione della legge provinciale sulla fase 2, durante una seduta notturna: 28 i voti favorevoli, uno contrario e sei astenuti. Il testo prevede il rispetto di tutte le norme di sicurezza stabilite, e continueranno a valere le normative nazionali per gli spostamenti verso il resto del Paese, l’istruzione e le manifestazioni sportive.
Essendo in contrasto con le direttive nazionali, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia dichiara che, avendo Bolzano deciso di aprire ugualmente alcune attività commerciali senza linee guida sul lavoro, ancora in lavorazione, “il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro”.
Anche il Friuli Venezia Giulia intende muoversi nella stessa direzione senza aspettare ancora, con il presidente Massimiliano Fedriga che preme per una ripartenza delle attività già dall’11 maggio nel rispetto “di tutti i protocolli nazionali per la sicurezza”.
Posizione ribadita anche durante la Conferenza delle Regioni svoltasi ieri, dove è stato riconosciuto all’unanimità il bisogno di riaprire il commercio al dettaglio già da lunedì, e che dal 18 maggio sia data possibilità alle Regioni di disporre delle restanti aperture con proprie ordinanze. Lo ribadisce il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, parlando ai microfoni di Radio anch’io e Rainews 24. Il tutto “sempre in contatto col Governo e col Ministero della Salute, perché dobbiamo verificare il rimbalzo di questa epidemia“, sottolinea Bonaccini, poiché con un rialzo dei contagiati “rischieremmo chiusure di ciò che stiamo per riaprire”.
Il governo rimarca che prima del 18 maggio non ci saranno ulteriori riaperture. Ma lo stesso Boccia conferma “l’orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperture differenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute”, garantendo inoltre autonomia alle Regioni “nel rispetto dei valori universali della Costituzione”.
E come riporta Il Messaggero, rilanciato da Leggo, il governo lavora sul riavvio della mobilità regionale a partire dal 25 maggio. Nella prima fase sarebbe solo dalla Toscana in giù, riaprendo dove il contagio è più basso e tutelando così le aree maggiormente a rischio.