“Nel terzo trimestre del 2019 il Pil dell’area dell’euro è aumentato dello 0,3% sul periodo precedente, dopo lo 0,2% del secondo trimestre”. È quanto riporta il bollettino mensile della Bce. “Tale tendenza, contraddistinta da una crescita moderata, rispecchia la perdurante debolezza del commercio internazionale, in un contesto di incertezze a livello mondiale, che ha colpito in particolare il settore manifatturiero dell’area dell’euro e ha frenato la crescita degli investimenti”.
“Le misure dell’inflazione di fondo – si legge ancora nel bollettino – restano generalmente contenute sebbene vi siano indicazioni di un lieve aumento in linea con le aspettative precedenti. Nel medio periodo ci si attende che l’inflazione aumenti, sostenuta dalle misure di politica monetaria della Bce, dall’espansione economica in atto e dalla robusta crescita salariale”.
Per quanto riguarda il perdurare di prospettive di inflazione contenuta, il Consiglio direttivo della Bce ha ribadito la necessità “di mantenere un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo, al fine di sostenere le spinte inflazionistiche di fondo e la dinamica dell’inflazione complessiva nel medio periodo”.
Il Consiglio direttivo, inoltre, ha deciso di avviare una revisione della strategia di politica monetaria, che includerà “la formulazione quantitativa della stabilità dei prezzi, gli strumenti di politica monetaria, l’analisi economica e quella monetaria e le prassi di comunicazione”.
Proprio questa mattina il presidente della Bce Christine Lagarde, parlando alla commissione economica del Parlamento Ue, ha sottolineato come l’economia della zona euro abbia “bisogno del supporto della nostra politica monetaria, che fornisce uno scudo dai venti contrari globali”.
Allo stesso tempo Lagarde ha dichiarato che la Bce continuerà a “monitorare da vicino i potenziali effetti collaterali delle misure messe in atto”, aggiungendo che in questo ambiente di tassi bassi, le politiche di bilancio “giocano un ruolo importante”, perché possono “aumentare lo slancio della crescita attraverso una più alta produttività”.