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HomeEconomia Bollette, stangata in arrivo su energia elettrica e gas. A rischio le piccole imprese

A rischio le piccole imprese
per la stangata in arrivo
su energia elettrica e gas

Codacons: "Effetti pesanti sui consumi"

Sul nucleare scontro Salvini-Conte

di Gabriele Crispo15 Settembre 2021
15 Settembre 2021

“Le piccole imprese italiane pagano il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. Ulteriori rincari metterebbero ko i piccoli imprenditori”. È questo l’allarme del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, che ha chiesto al governo di intervenire urgentemente per bloccare gli aumenti che colpirebbero imprese e famiglie.

Le dichiarazioni di Granelli seguono l’allarme sui rincari in bolletta di luce e gas, lanciato durante il convegno della CGIL organizzato a Genova lo scorso 14 settembre dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, riferendosi alle parole del ministro, ha avvertito che “se ad ottobre scatteranno i maxi-rincari dell’energia, si registrerà una ondata di aumenti in tutti i settori, con effetti pesanti sulle famiglie e conseguenze depressive sui consumi”.

I futuri rincari sull’energia, stando a quanto dichiarato in un’intervista al Messaggero dall’amministratore delegato di Terna Stefano Donnarumma “sono dovuti alla forte crescita dei prezzi delle materie prime a livello internazionale, a partire da gas e CO2, a seguito, paradossalmente, della forte ripresa post Covid”. Secondo il gestore della rete elettrica nazionale, lo scorso trimestre le misure straordinarie del governo “hanno mitigato gli oneri di sistema”. Ma sarà importante nei prossimi 10 anni fare spazio agli investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Il segretario generale della Filctem Cigil Marco Falcinelli sostiene “convintamente” la transizione energetica, ma “senza fare voli pindarici” perché “bisogna fare i conti con la realtà”.

Per il leader della Lega Matteo Salvini bisogna invece riavviare la ricerca sul nucleare “visto che in Europa sono operative 128 centrali nucleari ovunque”. Ma non si tratta di un “tema di domani mattina”. Secco quindi il “no a un referendum” in merito. Di diverso parere l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che rassicura di aver avuto garanzie che “l’Italia non abbraccerà l’energia atomica”.

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