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Bollette a 28 giorni
Perquisizioni della Gdf
nelle sedi delle compagnie

L'Agcom sospetta accordo di cartello

Asstel: "Siamo estranei alla vicenda"

di Fabio Simonelli16 Febbraio 2018
16 Febbraio 2018

Woman tolkink with smartphone in Pisa, 23 June ANSA / FRANCO SILVI

Un accordo tra le maggiori compagnie telefoniche per passare dalle bollette mensili a quelle a 28 giorni. È questo quello che sospetta il nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, che ha condotto una serie di perquisizioni nelle sedi di Vodafone, Tim, Wind, Tre e in quelle di Assotelecomunicazioni di Roma.

Le compagnie telefoniche sono state obbligate dalla legge di bilancio, approvata lo scorso 22 dicembre, a tornare alle bollette mensili. Una decisione a favore dei consumatori, che non saranno più costretti a pagare tredici rinnovi al posto di dodici. A gennaio Tim, Wind e Vodafone avevano annunciato quasi contestualmente che sarebbero tornate agli addebiti mensili esprimendo la volontà di impegnarsi per non aumentare la spesa.

Assotelecomunicazioni, l’associazione che tutela gli interessi delle compagnie, si difende. «Stiamo prestando la massima collaborazione alle autorità, nella consapevolezza di essere estranei a qualunque pratica anticoncorrenziale» si legge in una nota.

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