La polizia di Torino sta effettuando in queste ore numerose perquisizioni e controlli su militanti dell’ambiente dei centri sociali No Tav e, in generale, nel mondo dell’antagonismo radicale del capoluogo. I fatti su cui indagano le forze dell’ordine risalgono allo scorso 22 febbraio: in quell’occasione i militanti di sinistra protestavano contro un’iniziativa elettorale di uno dei leader del movimento di estrema destra “CasaPound” Simone di Stefano. La conferenza era ospitata nell’albergo Nh di corso Vittorio Emanuele. Negli incidenti che scoppiarono rimasero feriti sei agenti delle forze dell’ordine. In quell’occasione vennero fermati anche due manifestanti. L’operazione riguarderebbe tra gli altri anche militanti del centro sociale Askatasuna, uno dei più attivi nel capoluogo piemontese.
Tra le abitazioni perquisite dagli agenti della Digos c’è anche quella di Lavinia Flavia Cassaro, la maestra elementare che, durante il corteo contro il leader di CasaPound Simone Di Stefano ha augurato la morte agli agenti polizia. La donna è indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce.