MANILA – Il segretario di Stato americano Antony Blinken prova a dare segnali di rassicurazione ai partner in Asia orientale. Gli Stati Uniti mantengono i loro impegni “blindati” sulla difesa delle Filippine dagli attacchi armati nel mar Cinese meridionale, ha dichiarato Blinken nel corso di una conferenza stampa con l’omologo filippino Enrique Manalo. Uno specchio d’acqua fondamentale non solo per la sicurezza delle Filippine, ha aggiunto il segretario di Stato, ma soprattutto “per gli interessi degli Stati Uniti e del mondo”.
Non si è lasciata attendere la risposta di Pechino. Gli Usa “non hanno alcun diritto per interferire nel mar Cinese meridionale”, ha commentato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian. Questioni che, secondo il portavoce, “riguardano solo la Cina e le Filippine”. Un chiaro avvertimento a Washington per sottolineare, inoltre, la volontà cinese di “adottare le misure necessarie per difendere la propria sovranità territoriale e i diritti marittimi”. Sullo sfondo, ancora tensioni su Taiwan. Una questione su cui la Cina non sembra voler fare marcia indietro.