La norma su biotestamento “è una legge sacrosanta che nasce dal nostro lavoro. Oltretutto dopo le parole del Papa neanche gli ultra conservatori hanno più un alibi”. Con queste parole rilasciate a Repubblica il deputato pentastellato Alessandro Di Battista conferma l’appoggio di M5S sulla legge per il fine vita.
Dopo la fiducia sulla manovra, votata con successo ieri dalla maggioranza, il governo prova a portare a casa in extremis la norma. Ma il percorso che dovrà affrontare il disegno di legge rimane tortuoso, soprattutto per le incertezze che regnano nella maggioranza.
Centro-sinistra e M5S, sì al fine vita. Voterà sicuramente il disegno di legge tutto l’arco sinistro dell’emiciclo del Parlamento: sicuri i voti di Mdp, dei democratici e di Campo Progressista, che tramite il leader Giuliano Pisapia definiscono la proposta di legge “una questione scriminante che rappresenta un punto di civiltà”. Discorso a parte per i grillini che da giorni assicurano sostegno alla norma, ma non si esprimono sulla possibilità di dare la fiducia al governo.
Centristi e destra contrari. I centristi di Alternativa popolare, pur alleati con il Pd, esprimono la loro contrarietà anche se mantengono una posizione ambigua, come riportano alcuni retroscena giornalistici. Lettura smentita categoricamente da Maurizio Lupi, capogruppo di Alternativa popolare: “A scanso degli equivoci possibili dalla lettura di alcuni titoli di giornale, preciso che non c’è nessuna forma di accordo tacito o meno sulla legge del testamento biologico”, ha dichiarato Lupi. “Ho detto e ripeto che per Alternativa popolare quella legge non va bene, che non voteremo mai una fiducia eventualmente richiesta né che la voteremo così com’è scritta”.
Ambigua è anche la posizione della Lega. Nei giorni scorsi si è levato un coro unanime di critiche verso il segretario Matteo Salvini per la gaffe (“più che di una buona morte, su cui ragioneremo, mi preoccupo di una buona vita che a milioni di italiani, purtroppo, non è garantita”). Salvo poi dichiarare oggi di aspettare un colloquio con Matteo Renzi per parlare della norma.
Forza Italia, invece, tramite la pagina Twitter del capogruppo alla Camera Renato Brunetta invita il Pd a gettare la spugna: “#Biotestamento e #IusSoli sono due provvedimenti sbagliati, proposti nel momento sbagliato. Non saranno mai legge, @matteorenzi non cerchi scorciatoie per forzare la mano. Parlamento sia libero di decidere senza inaccettabili pistole puntate alla tempia. @pdnetwork si rassegni”.
Martedì le acque saranno più limpide e si capirà quando verrà calendarizzato il voto parlamentare, che probabilmente sarà fissato per il 12 dicembre.