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HomePolitica Biotestamento, il sì di M5S sul fine vita e il Pd accellera

Biotestamento, il sì di M5S
al ddl sul fine vita
E il Pd accelera

Prosegue il dibattito sullo Ius soli

ma mancano i numeri

di Michela Eligiato30 Novembre 2017
30 Novembre 2017

Il Movimento 5 Stelle apre alla possibilità di votare il ddl sul fine vita. Dopo la gaffe di Matteo Salvini, che ha sostenuto di occuparsi “dei vivi piuttosto che dei morti”, interviene anche Silvia Giordano, deputata pentastellata, che in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica, esprime il suo totale sostegno alla legge.

“Diciamo che questa sul biotestamento è una nostra legge. La prima proposta la presentò nel 2013 Matteo Mantero, mio marito, anche perché ha vissuto con me la malattia di mia madre, morta di Sla. Poi è stata caricata sulla piattaforma Rousseau per farci segnalare eventuali mancanze o convergenze”, dice la Giordano.

L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che pure auspica l’approvazione del biotestamento, risponde ai giornalisti in modo più ironico, suggerendo di rivolgersi “a un indovino” per sapere se il ddl sul testamento biologico riuscirà a diventare legge in questo scorcio di fine legislatura. Intanto il Pd spinge per accelerare i lavori.

La proposta di legge. Il testo sulle ‘disposizioni anticipate di trattamento’ è composto di cinque articoli e regolamenta le decisioni sul fine-vita. In particolare, l’articolo 1 regola il consenso informato del fine vita. In base al testo il medico, avvalendosi di mezzi appropriati allo stato del paziente, deve adoperarsi per alleviarne le sofferenze, anche in caso di rifiuto o di revoca del consenso al trattamento sanitario indicato dal medico stesso. Nel testo arriva anche una norma sulle cliniche private, ed in particolare quelle cattoliche, convenzionate con il sistema sanitario nazionale, non potranno chiedere alle Regioni di essere esonerate dall’applicazione delle norme sul biotestamento.

Parallelamente il dibattito continua anche sullo Ius soli, nonostante le chance di approvazione sembrano più alte per il provvedimento sul fine vita, per il quale dovrebbero essere garantiti i voti di M5s. Si   prospetta più complicato invece il destino dello Ius soli perché, al Senato, i numeri continuano a latitare: oltre ad Ap, è contrario il gruppo Autonomie mentre il M5S si asterrà.

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