Resta ancora avvolta dal mistero la morte della piccola Giovanna Fatello, morta sabato scorso nel corso di un intervento di routine. La clinica privata Villa Mafalda – sita nel quartiere Salario di Roma – è già balzata agli onori della cronaca per un presunto caso di cartelle cliniche truccate. Come spesso accade, trattandosi di una struttura privata, l’equipe medica – formata da due specialisti in otorinolaringoiatria e due anestesisti esterni – è stata scelta dalla famiglia.
L’operazione di ricostruzione della membrana del timpano è un intervento di routine che dura circa 40 minuti. La bimba è entrata in sala operatoria alle 9 e solo alle 13.30 i medici hanno comunicato alla famiglia il decesso. Cosa è successo in tutto questo tempo? «Com’è possibile che per una banale operazione chirurgica all’orecchio mia figlia possa essere morta?» si chiede disperato il padre. Domande alle quali potrà dare una risposta l’autopsia, disposta dal Pm Ilaria Calò, che potrebbe essere eseguita già oggi. Intanto è stata aperta un’inchiesta, al momento contro ignoti, per omicidio colposo.
La direzione della casa di cura si dice «affranta dal dolore per la perdita della piccola, esprime la sua indiscutibile fiducia nell’operato dei medici, professionisti riconosciuti come eccellenze a livello nazionale, che sono intervenuti prontamente, lottando a lungo e senza lasciare nulla di intentato, per salvare la vita della bambina». L’azienda tiene, inoltre, a precisare che «né le indagini né la denuncia riguardano in alcun modo l’adeguatezza della struttura» e auspica che la magistratura possa presto fare chiarezza e dimostrare la sua estraneità.
L’Istituto Santa Maria Giuseppa Rossello, dove la piccola andava scuola, ha lasciato oggi un banco vuoto in segno di lutto.
Antonino Fazio
