È passata quasi all’unanimità, alla Camera, la risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento del pareggio di bilancio di 8 miliardi. 552 sono stati i favorevoli, con soli sei astenuti e nessun contrario.
Il governo, però, ha dato parere contrario alla risoluzione delle opposizioni.
Confermate, dunque, le indiscrezioni di questa mattina, quando il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha anticipato gli alleati annunciando, in un collegamento con i deputati azzurri, il voto favorevole del suo partito. «Il governo ha accolto tutte le nostre proposte», ha dichiarato, aggiungendo di aspettarsi il sostegno di Lega e Fratelli d’Italia.
Salvini e Meloni hanno raccolto l’invito del Cavaliere: «Siamo pronti a votare sì, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo». La condizione richiesta dal centrodestra riguarda l’erogazione dei ristori agli autonomi, ovvero alle aziende, le partite iva, i professionisti che hanno subito cali significativi di fatturato.
Nonostante l’apparente coesione, all’interno del centrodestra infuria la polemica tra il vice presidente del Senato Ignazio La Russa e il deputato FI Renato Brunetta, accusato dal primo di intralciare l’unità della coalizione. Brunetta, poco prima, aveva dichiarato il sì convinto di Forza Italia, anticipando la decisione dell’opposizione.
Sulla stessa lunghezza d’onda, invece, Pd e M5S che, con le parole dei deputati Pietro Navarra e Michele Sodano, hanno ribadito l’importanza del contributo di tutti per far passare la misura.
La maggioranza ha potuto contare, inoltre, sul voto favorevole di Udc, LeU, Centro democratico e Minoranze linguistiche. Si è astenuto, invece, il gruppo +Europa-Azione.