Mario Draghi deve rimanere a capo del governo, oppure usciamo dalla maggioranza. È il messaggio di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e possibile candidato al Quirinale. Oggi, proprio l’ex premier, è atteso a Roma per seguire da vicino gli sviluppi sulle elezioni del prossimo Presidente della Repubblica, il cui inizio è in programma il 24 gennaio. Venerdì dovrebbe incontrare gli altri esponenti del centrodestra a Villa Grande per sciogliere la riserva sulla sua candidatura e per testare la compattezza del fronte. Nelle conversazioni – che vengono riferite – Berlusconi sostiene che “FI non si sente vincolata a sostenere alcun governo senza Draghi a Palazzo Chigi e, nel caso, uscirebbe dalla maggioranza”. Un avviso volto a frenare le volontà quirinalizie del premier.
Alle frasi riportate di Berlusconi, ha reagito il leader del Partito Democratico Enrico Letta, che in un’intervista su Stampa e Repubblica, ha ribadito: “Se quelle parole fossero state dette veramente sarebbero molto gravi. Spero smentisca.” Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha invece sottolineato di essere impegnato sulla partita del Colle, pur non nominando il fondatore di FI. “Sto lavorando da giorni con contatti a 360 gradi per garantire una scelta rapida, di alto profilo e di centrodestra” ha detto Salvini, che in maniera indiretta ha allontanato l’ipotesi di Draghi al Quirinale.
Il conto dei voti è aperto, come confermato dal coordinatore di FI, Antonio Tajani, sicuro del fronte del centrodestra: “Può essere attrattivo per la grande forza che è il punto chiave di questa elezione: il gruppo misto. Si dialogherà con Renzi e con tutti per un consenso largo”.
Ma nella giornata di ieri è trapelata la posizione del gruppo parlamentare di Coraggio Italia, il partito di Luigi Brugnaro e Giovanni Toti. I 31 grandi elettori del gruppo per il Quirinale preferirebbero Draghi rispetto a Berlusconi. Oggi la loro linea è stata mitigata e la decisione ufficiale sarà annunciata dopo una riunione di domani.