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Berlusconi rilancia Forza Italia. Daniela Santanchè in pole position per il ruolo di coordinatrice

di Francesca Polacco27 Giugno 2013
27 Giugno 2013

Silvio Berlusconi resuscita più velocemente della Fenice, l’uccello mitologico noto per la capacità di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. La condanna in primo grado nell’ambito del cosiddetto “processo Ruby” da parte del tribunale di Milano a 7 anni e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di concussione e prostituzione minorile, non l’ha messo KO. Anzi, vuole continuare a tutti i costi ad essere protagonista della scena politica del Paese e per questo adesso ritira fuori Forza Italia, il partito che nel 1994 ha accompagnato la sua discesa in campo e di cui è stato leader per 14 anni.
Forza Italia ha il volto di Berlusconi, è il partito che meglio lo identifica e che più rispecchia i suoi 20 anni di carriera politica. Proprio per questo vuole dire addio al Popolo della Libertà (nel quale Forza Italia è confluito nel 2008) per dare nuova vita al partito che l’ha lanciato.
«Dobbiamo rivitalizzare, resuscitare una sigla morta», ha dichiarato il Cavaliere e, a questo scopo, ieri ad Arcore e a Villa Grazioli si sono susseguiti numerosi incontri a più riprese con il segretario Alfano, i capigruppo Schifani e Brunetta, il coordinatore Verdini, il portavoce Capezzone, Galan, della vecchia guardia, e Santanchè per pianificare il decollo della nuova Forza Italia.
Per il ruolo di coordinatore sono proprio le quotazioni di Daniela Santanchè, entusiasta del progetto, a salire nelle ultime ore, quasi a spianare la strada alla leadership del futuro, quella di Marina Berlusconi. La presidentessa Mondadori, però, almeno per ora, smentisce qualsiasi impegno. Chissà che non sia una strategia e che poi non sia lei il vero asso nella manica. Anche l’ex premier tace sulla notizia e, a chiunque gli chieda delucidazioni, risponde con un generico “vedremo”.
Ma le reazioni non sono state tutte a favore. A sorpresa, è il capogruppo della Camera, Renato Brunetta, a mostrarsi perplesso: «A me non piacciono le dinastie, né quelle monarchiche né quelle democratiche», ha spiegato a Radio24. «Se la dottoressa Marina Berlusconi vuole fare politica la faccia pure, ma – ha continuato – non penso sia possibile una investitura a carattere ereditario. Dimostri le capacità, se vale acquisirà ruoli».
Intanto il capo è già al lavoro, in fase di reclutamento di imprenditori, manager e volti nuovi per rilanciare il “suo” partito. «Cambio tutto a giorni, preparatevi», ha avvertito. Quindi non si torna indietro, è un processo già avviato. E lo sa bene anche Angelino Alfano che, ospite a “Porta a Porta”, ha dichiarato: «Stiamo accelerando il progetto di ritorno a Forza Italia che è in stato avanzato e pressoché irreversibile». Il ministro degli Interni non manca di scoccare una frecciatina alla Santanchè: «Capisco la gioia di Daniela che non ha mai fatto parte di Forza Italia e potrà finalmente esordire in questo partito», ha concluso Alfano.
Per molti Forza Italia esiste già, altri come Cicchitto, Gasparri e Matteoli, non ne sono per nulla convinti.
Certo è che si profila una battaglia all’ultimo sangue: questo “ritorno al passato” lascerà sicuramente morti e feriti.

Francesca Polacco 

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