Silvio Berlusconi è di nuovo indagato, con un’accusa pesante: corruzione in atti giudiziari. C’è un testimone chiave in mano alla Procura di Milano: è Giuseppe Spinelli, il ragioniere di fiducia dell’ex premier. Da anni la procura lo ritiene essere l’uomo incaricato dal leader di Forza Italia per consegnare alle olgettine i versamenti mensili. E lui, alla fine, ha deciso di parlare.
Spinelli è ora un teste determinante per i pm di Milano, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, in un nuovo filone del caso Ruby. Chiamato a testimoniare a dicembre, il ragioniere ha incontrato i procuratori, e davanti alle loro domande ha deciso di vuotare il sacco. Nomi e cognomi delle 13 ragazze coinvolte nelle serate hard di Arcore, alle quali Berlusconi ha garantito, fino a novembre 2016, versamenti mensili. Soldi che per la procura servivano per pagare il silenzio sulle famose “cene eleganti” che si tenevano nella dimora del premier, ma soprattutto per garantire la loro falsa testimonianza al processo Ruby.
Le giovani sono tutte accusate di aver mentito nelle loro dichiarazioni al processo Ruby: spiccano i nomi di Barbara Guerra, Iris Berardi, Aris Espinosa, le gemelle De Vivo. I versamenti alle frequentatrici di Arcore non si sono mai interrotti. I pagamenti regolari sono andati avanti almeno fino a novembre scorso: 15.000 euro al mese, a testa. Li effettuava Spinelli, su ordine dell’ex premier.
Le ragazze, ha raccontato il ragioniere, hanno continuato a frequentare Arcore, con richieste pressanti di denaro. «Le altre vanno a fare shopping da Dolce e Gabbana e noi, invece, niente», si lamentava una delle gemelle Ferrera, Manuela, tra le ospiti delle serate ad Arcore. Una sorta di ricatto, con la minaccia velata di rivelare quanto nascosto davanti ai magistrati su Ruby. All’ex premier le olgettine chiedevano un aumento dello “stipendio” versato: richieste a cui il leader di Forza Italia, secondo Spinelli, sarebbe andato incontro. Mettendo in atto, secondo la procura, un comportamento corruttivo.