ARCORE – Accordo raggiunto tra i cinque figli di Silvio Berlusconi sull’eredità. Dopo due mesi di valutazioni, ieri, 11 settembre, a Villa San Martino di Arcore, Silvio, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi hanno accettato l’eredità del padre senza beneficio di inventario, senza quindi tener distinto il patrimonio del defunto da quello degli eredi. Berlusconi ha assegnato ai due figli maggiori, Marina e Pier Silvio, la maggioranza e quindi il controllo del suo impero da oltre cinque miliardi di euro.
Il fondatore del Biscione ha disposto che agli ultimi tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi, sia destinata solo la sola quota legittima; mentre ai maggiori, Marina e Pier Silvio spetta, invece, anche la quota disponibile. Nell’accordo, infine, è stato deciso a chi spetta pagare i 230 milioni di lasciti a Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell’Utri.
In una nota diffusa dalla famiglia dopo l’accettazione dell’eredità si legge: “Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale”. Nell’accordo firmato dai cinque fratelli Berlusconi su Fininvest si prevede un patto parasociale, cioè un accordo che tuteli l’agire comune dei figli all’interno della società. Tra le intese anche una clausola di lock-up, cioè un impegno a non vendere, di 5 anni, in virtù della quale nessuno dei fratelli modificherà le quote possedute nelle proprie holding e conseguentemente in Fininvest.
Si apprende, infine, che Marina e Pier Silvio Berlusconi contribuiranno per 60 milioni di euro a testa al pagamento dei legati disposti dal padre nel testamento a favore del fratello Paolo (100 milioni), della fidanzata Marta Fascina (100 milioni) e del collaboratore Marcello Dell’Utri (30 milioni). Il restante ammontare spetterà a Barbara, Eleonora e Luigi, che contribuiranno con 37 milioni a testa.