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Processo Ruby: assoluzione definitiva per Berlusconi. L’ex premier: “Pronto a tornare in campo”

di Mario Di Ciommo11 Marzo 2015
11 Marzo 2015

Silvio+Berlusconi

Dopo nove ore di camera di consiglio i giudici della sesta sezione penale della Cassazione hanno assolto Silvio Berlusconi (nella foto) dall’accusa di concussione per induzione e prostituzione minorile. Viene confermata in questo modo la sentenza d’appello dello scorso 8 luglio.

Il sostituto Pg della Cassazione Edoardo Scardaccione aveva chiesto di annullare quella sentenza e di riconoscere la responsabilità di Berlusconi per concussione, in subordine per ‘induzione indebita’, e di prostituzione minorile. Secondo l’accusa la telefonata del ‘cavaliere’ in Questura, la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, costituiva una “violenza irresistibile per ottenere un risultato indebito”, l’affidamento della minorenne Ruby a Nicole Minetti. Sempre secondo l’accusa inoltre era impensabile che Berlusconi non conoscesse l’età di Ruby, dato che tutto il suo entourage ne era al corrente.

Il legale dell’ex primo ministro, Franco Coppi, ha però rispedito al mittente tutte le accuse bollandole come ‘fantasie’. I giudici gli hanno dato ragione spiegando come non vi è la prova di una costrizione dei funzionari della Questura, né del fatto che Berlusconi fosse a conoscenza dell’età di Ruby.

Nella sua villa ad Arcore il diretto interessato ha atteso il verdetto, arrivato pochi minuti prima della mezzanotte, ed ha quindi espresso “tanta felicità” dicendosi pronto a tornare in campo.

L’assoluzione definitiva permette infatti a Berlusconi di recuperare sul fronte politico a partire dalla campagna elettorale per le regionali restituendogli la piena libertà.

Il conto con la giustizia per il ‘cavaliere’ non è però ancora chiuso. In ballo resta il processo di Bari che vede coinvolto l’imprenditore barese Tarantini e il Ruby ter, nel quale è accusato di corruzione in atti giudiziari perché avrebbe pagato, anche recentemente, le ‘olgettine’ per ‘controllare’ le loro testimonianze sulle ‘cene eleganti’. “Non è finita, comunque vada” continuava a ripetere infatti l’ex primo ministro nei colloqui con i suoi collaboratori più stretti. Anche perché nelle ultime settimane stanno infatti emergendo elementi che incrinerebbero la posizione delle ragazze, grazie anche al sequestro dei telefoni delle ‘olgettine’ ed alla lettura delle chat registrate.

Nel frattempo l’assoluzione del ‘leader’ di Forza Italia sembrerebbe aver ricompattato, almeno in parte, un partito che nella giornata di ieri si era spaccato sul no alle riforme costituzionali.

“È un’ottima notizia che risarcisce solo in minima parte tutto quello che ha subito Berlusconi e con lui tutti i moderati italiani in questi anni” ha dichiarato Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. “Assolto. E ancora assolto. Ma chi lo risarcisce della sofferenza e dei danni politici di questi anni?” ha scritto su Twitter la senatrice Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama. “La Cassazione ha confermato che il processo Ruby non stava in piedi da nessun punto di vista” ha dichiarato invece Fabrizio Cicchitto di Ncd. Infine Renato Brunetta ha parlato di “gioia infinita per la decisione della Cassazione” e su Twitter ha ribadito che adesso “Berlusconi in campo è più forte di prima, con un grande partito alle spalle” e concludendo affermando che oggi “l’Italia è un paese migliore”.

Mario Di Ciommo

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