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HomePolitica Berlusconi nega l’inciucio: “Senza maggioranza, si torna alle urne”

Berlusconi nega l'inciucio:
"Senza maggioranza
si torna alle urne"

L'ex cavaliere smentisce accordi col Pd

su Salvini leader: "In campo ci sono io"

di Marina Lanzone05 Febbraio 2018
05 Febbraio 2018

Silvio Berlusconi in una recente immagine d'archivio. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

“I sondaggi ed il clima di affetto che ci circonda ci rendono sicuri di avere una grande maggioranza con cui potremo governare e applicare il nostro programma”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, impegnato oggi tra Agorà e Rainews 24, dopo la pausa della scorsa settimana. In un’intervista che andrà in onda stasera su TgNorba24 ha confessato di aver avuto la pressione massima a 200 per la formazione delle liste e di aver avuto bisogno di qualche giorno di riposo. Ora si è ripreso ed è tornato a fare campagna elettorale.

Le proiezioni fanno ben sperare ma nulla, o quasi, può esser dato per scontato. “Non ci sarà nessuna possibilità di andare a fare una coalizione con il Pd. Se non ci sarà maggioranza, sarebbe necessario ritornare alle urne”, confermando l’impossibilità che in Italia si ricrei la stessa situazione tedesca. “Non faremo una coalizione con loro perché sono gli stessi uomini che hanno portato l’Italia in queste condizioni”, ha poi chiarito davanti alle telecamere di Rainews.

“La sfida è tra noi e il Movimento 5 stelle, la sinistra con le sue divisioni si è fatta da parte da sola”. Un partito, quello dei grillini, che il leader del Azzurri ritiene essere una “setta” di gente “senza nessuna competenza”, guidata da un “vecchio comico”. Secondo Berlusconi, le loro proposte non sarebbero coperte fiscalmente, se non con l’aggiunta di tantissime tasse. “Vogliono colpire i risparmi che i genitori hanno messo da parte per i loro figli. È una cosa inaccettabile che porterebbe alla fuga di imprese e famiglie – e poi aggiunge -. Quindi dico agli elettori del M5s di considerare che votandoli cadrebbero in un errore più grande di restare a casa il 4 marzo”.

Altro argomento di discussione è la situazione migranti, integrazione e Matteo Salvini, dopo le sue dichiarazioni di ieri al Tg5 su quanto accaduto a Macerata. “Gli italiani non sono razzisti, siamo ospitali. Non c’è un clima generale di odio ma qualche persona fuori di testa come il signore di Macerata che in questo clima ci sguazza”. Nonostante questo, l’ex Cavaliere si dice favorevole a togliere la parola “razza” dalla Costituzione come proposto dalla neo-senatrice a vita Liliana Segre. E su Salvini: “Usa delle parole forti. È il suo modo di parlare. Ma quando si siede al tavolo con noi è una persona assolutamente ragionevole”. Ma non abbastanza per essere premier: “Non indico il suo nome perché in campo ci sono io”.

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