BERLINO – Una marea di persone travolge le vie di Berlino. In 160mila sono scesi in piazza il 2 febbraio per contestare l’apertura del Bundestag, il parlamento tedesco, al partito di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd), per mano del leader dell’Unione cristiano-democratica (Cdu), Friedrich Merz.
C’è una parte della Germania a cui le posizioni morbide del Cdu nei confronti dell’Afd sembrano offensive, pericolose; quella parte del Paese che rinnega con forza il suo passato oscuro, imbevuto di violenza, e che sembra tornare con nuove vesti in un’Europa che assume tinte sempre più nere. Uno degli slogan dei cittadini tedeschi è “Tutta Berlino vi odia”; hanno attraversato le strade della Capitale facendo tappa al Konrad-Adenauer-Haus, sede berlinese del partito cristiano. Rabbia, indignazione ma anche paura sono i sentimenti condivisi dai manifestanti: “Non lavorare con Afd era un tabù che non andava rotto”.
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