È affidata ad un tweet la critica, non troppo velata, che fa Beppe Fiorello sulla sospensione della fiction su Riace dai palinsesti Rai. «Non è la prima volta che una mia #fiction viene bloccata – scrive il noto attore – #Riace, è stata bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire».
In un momento in cui in Italia è importante parlare di integrazione, dopo che anche l’Onu ha avvertito il nostro Paese, accusato di atti di “razzismo contro i migranti”, la fiction Tutto il mondo è paese, diretta da Giulio Manfredonia e interpretata dall’attore siciliano, si è ispirata proprio al modello rappresentato dalla cittadina calabrese e dal suo sindaco Domenico Lucano.
Ieri mattina è arrivata la replica della Rai che ha subito precisato: «Non esiste alcun blocco della messa in onda. La fiction è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine – scrive in una nota l’azienda -, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti».
Il sindaco del paesino di duemila anime della provincia di Reggio Calabria, che fu inserito dalla rivista Fortune nel 2016 tra le cinquanta personalità più influenti del mondo, risponde personalmente alla Rai in una dichiarazione rilasciata all’Ansa: “Sono assolutamente rispettoso delle decisioni che saranno prese dalla magistratura, ma non riesco a capire quale sia il collegamento tra il programma e l’esito dell’inchiesta”.