Ci mancava solo Roberto Benigni a rendere ancora più avvincente ed atteso il duello televisivo che vedrà l’ex vice direttore di Repubblica, Massimo Giannini, e l’ex conduttore di Ballarò, Giovanni Floris, scendere nell’arena del salotto politico e dell’attualità, sfidandosi a colpi di ospiti e show, a caccia di audience. L’ospite fiorentino, infatti, che aprirà la prima puntata del nuovo Ballarò, diretto da Giannini su Rai3, a partire da martedì 16 settembre, sarà il primo comico ad inaugurare la lunga teoria di personaggi snocciolati nel suo programma dell’ex numero due di Repubblica.
Lungi dall’essere una “copertina” l’intervento di Benigni sarà uno show-intervista a tutto campo che vedrà l’artista, rientrato sullo schermo del servizio pubblico dopo due anni di assenza, regalare al pubblico Rai, uno dei suoi esilaranti show, questa volta su Matteo Renzi. Un intervento, il cui compenso resta ancora sconosciuto, che seguirà all’editoriale-riflessione con cui Giannini aprirà il programma.
L’economista di Repubblica tira fuori a sorpresa, sul tappeto verde della partita serale di casa Rai, il suo asso vincente, mentre Giovanni Floris, che condurrà “Di martedì”, in prima serata, in concomitanza con “Ballarò”, ma su La7, trema in vista del suo debutto. L’ex giornalista di casa Rai, uscito peraltro ammaccato dalla poco funzionante striscia preserale intitolata “19.40” che ha riportato solo l’1,45% di share, scende in campo con la tradizionale satira di Maurizio Crozza al quale sarà riservata, come nel vecchio Ballarò, la copertina del programma. Seguendo l’impronta del vecchio programma di casa Rai, “Di martedì” darà poi spazio al talk politico, anche se resta ancora top secret il nome dell’ospite che dovrà fronteggiare lo show di Benigni sulla Rai.
“Non c’è nessun derby – chiarisce Massimo Giannini parlando, in un’intervista a Repubblica, del suo nuovo programma che andrà in onda contemporaneamente alla trasmissione di Floris -. E non solo per l’amicizia tra me e Giovanni, ma perché parliamo di due campionati diversi”. Poi, a proposito della sfida che vedrà avvicendarsi autorevoli ospiti, Giannini risponde: “Io non credo che vincerà chi riesce a esibire lo scalpo di Renzi, quello di Berlusconi o magari quello di Grillo. Vincerà quello che dopo 42 puntate alla fine potrà dire: ho fatto buon giornalismo”. Sceglie la formula del faccia a faccia, Giannini, proponendo al pubblico un personaggio per volta. Nello studio abitato dall’ex padrone di casa Floris, verrà aggiunta soltanto una scrivania che però, precisa Giannini, “Non verrà usata come una cattedra”. Certa sarà la rubrica curata da Ilvo Diamanti che sceglierà la parola della settimana e la commenterà. La vera novità della nuova facies di Ballarò sarà la presenza della sondaggista di fiducia di Berlusconi, Alessandra Ghisleri, voluta dalla vecchia firma di Repubblica “perché è quella che alle ultime tornate elettorali, forse tranne l’ultima, ha azzeccato di più i risultati”.
Ancor prima della singolar tenzone tra i due assi del giornalismo italiano, l’uno baluardo della carta stampata, l’altro dello schermo, i pronostici sembrano chiari. Al pubblico l’ardua sentenza.
Samantha De Martin