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Becchetti respinge le accuse: “Sono pulito, Agon Channel non chiuderà”

di Anna Bigano10 Giugno 2015
10 Giugno 2015

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“Non ho mai riciclato denaro e sono in ogni momento in grado di dimostrare la provenienza lecita di tutti i fondi transitati nelle mie società”. Intervistato dall’Adnkronos, dal suo ufficio londinese il patron di Agon Channel Francesco Becchetti respinge categoricamente le accuse delle autorità albanesi, che verso di lui hanno emesso un mandato di cattura internazionale per riciclaggio di denaro e falso in documentazione.
Al centro dell’inchiesta c’è soprattutto il progetto di costruzione di una grande centrale idroelettrica che Becchetti si è impegnato a realizzare, ma che, fra il 2007 e il 2013, sarebbe servita per mettere in piedi un maxi sistema di riciclaggio di denaro. L’imprenditore romano, da sempre attivo nel campo dei rifiuti e delle energie rinnovabili, nipote del re della discarica di Malagrotta Manlio Cerroni, è tranquillo anche in merito all’evasione fiscale di 5 milioni di euro che gli viene contestata. Per gli inquirenti i soldi sono finiti in altre società del suo gruppo oppure nei suoi conti correnti: “Macché – si difende lui – semmai è la mia Kalivac Ggreen Energy Sh.p.k a essere creditrice nei confronti dello Stato per 10 milioni”.
Tutto regolare, dunque, per il diretto interessato. Che anzi, rilancia su La Repubblica, considera tutta l’inchiesta una ritorsione del governo di Edi Rama: “Facciamo informazione libera, denunciamo la corruzione e i brogli. In campagna elettorale ce la stanno facendo pagare, evidentemente”. Non che Agon Channel sia esattamente un canale con il giornalismo d’inchiesta nel Dna. Da quando ha dato il via alle trasmissioni, a dicembre 2013, ha proposto molte televendite e pochi programmi in continua replica, prodotti in un capannone fuori Tirana con mezzi piuttosto essenziali. Talent show, reality e quiz a premi condotti da volti noti – e spesso bisognosi di un rilancio – della tv italiana, come Pupo (“Spero che arrivi il saldo dell’ultima fattura”, dice ora, dopo gli ultimi sviluppi della vicenda), Sabrina Ferilli, Maddalena Corvaglia.
Ora, secondo le agenzie di stampa locali, le autorità hanno congelato i beni di Becchetti in Albania e sequestrato cinque delle sue società. Ora anche Agon Channel, con i suoi 500 dipendenti, è a rischio chiusura, ma l’imprenditore mantiene un piglio combattivo: “Se raderanno al suolo il nostro capannone, ne costruiremo un altro”.

Anna Bigano

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