Il sistema bancario europeo ha mantenuto una solida posizione nel corso della pandemia. A rivelarlo è la Vigilanza bancaria della Banca centrale Ue che ha sottolineato di ritenersi “complessivamente soddisfatta”. Inoltre, a conclusione dello Srep, il Processo di revisione e valutazione prudenziale, la Bce ha evidenziato che nel 2022 si è registrato solo un marginale incremento dei requisiti e degli orientamenti patrimoniali complessivi: dal 14,9% delle attività ponderate per il rischio nel 2021 al 15,1% nel 2022.
Tuttavia, nel corso di una conferenza stampa, il presidente del Consiglio di Vigilanza, Andrea Enria, non manca di sottolineare che “l’impatto della pandemia non è ancora finito. Le banche devono mantenere alta l’attenzione alle possibili conseguenze sui loro bilanci e, in particolare, rafforzare il controllo dei rischi e i meccanismi di governance”. Rispondendo a una domanda sui rischi anche connessi alle tensioni con la Russia sull’Ucraina, Enria mette in guardia sul rischio di cyber attacchi per le banche.
E sempre in merito al conflitto Ucriana-Russia aggiunge: “Le banche europee “devono essere preparate a qualsiasi tipo di sanzione, assicurando un’applicazione a tutte le controparti con cui fanno business”, riferendosi all’eventuale intervento sul sistema di pagamenti Swift evocato da Washington come possibile misura contro la Russia in caso di un’attacco a Kiev.