È aumentato di 10,2 miliardi, rispetto ad ottobre, il debito pubblico italiano stabilendo un nuovo record, con il picco di 2.345,3 miliardi di euro. Se la si volesse suddividere per i quasi 60,5 milioni di italiani censiti all’inizio del 2018 dall’Istat, significherebbe avere quasi 38mila euro di indebitamento pro capite, neonati e anziani inclusi.
A rendere nota la nuova statistica è stata la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, in cui si apprende che l’incremento ha finanziato il fabbisogno del mese (5,8 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (sul conto corrente centrale ci sono 3,3 miliardi in più per un totale di 51,9 miliardi). L’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha inoltre incrementato il debito di 1,2 miliardi.
“L’incremento riflette anche il versamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni, la cui scadenza era stata posticipata da maggio a novembre dalla legge di bilancio per il 2018”, è quanto spiegato nella nota diramata da Bankitalia.