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Bambini morti in un incendio nel bresciano, sospetti sul padre, in passato denunciato dalla madre per stalking

di Domenico Mussolino17 Luglio 2013
17 Luglio 2013

Nel bresciano sono morti in un rogo ieri mattina due bambini, di nove e 12 anni. Grave il padre, Pasquale Iacovone, che si trovava nel bilocale dove sono divampate le fiamme, con ustioni su circa il 90 per cento del corpo. L’uomo è sospettato di essere stato lui ad appiccare l’incendio: tracce di benzina sono state trovate sui suoi pantaloni. Alle spalle una situazione difficile con la madre dei due bambini, da cui Iacovone era separato da quattro anni.Le fiamme nell’appartamento. Il primo ad accorrere sul posto è stato il proprietario di casa, Francesco Vaira, che ha trovato i due fratellini, Davide e Andrea, ormai carbonizzati: uno era sdraiato sul letto, l’altro prono con un braccio sotto la testa. I due non avrebbero neanche provato a scappare. A fianco a loro, chino a terra, c’era il padre, 40 anni, imbianchino di Milano, ma residente da tempo ad Ono San Pietro. Domenica sera, dopo dieci giorni di vacanza insieme a loro, avrebbe dovuto riaccompagnare i bambini dalla madre, Erica Patti, impiegata di 38 anni, a cui i due erano affidati. Invece li ha trattenuti un giorno in più.
Vaira esclude che si possa essere trattato di un incidente: “L’appartamento era appena stato ristrutturato, dotato di impianti a norma e di tutti i dispositivi di sicurezza, come le valvole per evitare fughe di gas”. Nell’abitazione non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, taniche o recipienti simili. Eppure gli inquirenti indagano per omicidio, con un fascicolo aperto dalla procura di Brescia a carico di ignoti. Si attende l’autopsia sui corpi dei due bambini: c’è il sospetto che siano stati uccisi prima dell’incendio, e che per questo non abbiano tentato la fuga.
Le minacce alla madre. La madre dei bambini, distrutta dalla tragedia, è arrivata sul posto in lacrime, accompagnata dai genitori. Anche in paese erano noti i problemi fra Erica Patti e Iacovone, che era stato denunciato una decina di volte per stalking.
Il sindaco della piccola località lombarda, Elena Broggi, in un’intervista all’Ansa, non lo nasconde: “Sappiamo che i genitori erano separati e la situazione era pesante: i rapporti tra loro erano tesi, la donna aveva denunciato minacce e aveva paura che il marito potesse fare qualcosa, ma prima di tutto aspettiamo di capire com’è andata”. Secondo Pierluigi Milani, il legale della donna, la Patti avrebbe ricevuto in passato parecchie intimidazioni: “Lui disse – racconta l’avvocato -: “ammazzo te e tua madre. Per farti del male, mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo”.

Domenico Mussolino

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