È atterrato alle 10.45 di questa mattina allo scalo romano di Ciampino l’aereo dell’Aeronautica Militare proveniente da Kinshasa, con a bordo trentuno bambini congolesi insieme al sogno divenuto realtà di 24 coppie italiane che da otto mesi aspettavano di ultimare le pratiche di adozione per abbracciare i piccoli.
Ad accompagnare i bambini, in rappresentanza del governo italiano, il ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi (nella foto a bordo dell’aereo).
“Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi” aveva twittato lunedì scorso il premier Matteo Renzi dopo che le autorità di Kinshasa e il presidente congolese Joseph Kabila avevano annunciato il via libera concesso ai bambini per lasciare il paese, a seguito delle verifiche effettuate sui singoli dossier.
Si scioglie così, in un entusiastico lieto fine, l’estenuante odissea che, da settembre scorso, aveva coinvolto 24 coppie, costrette a trascorrere due mesi in Africa nella speranza che le autorità congolesi raggiungessero un’intesa con il governo italiano guidato allora da Enrico Letta per consentire l’adozione dei bambini. Una vicenda arenatasi con il rientro in Italia delle famiglie, costrette a rinunciare all’adozione in seguito alla decisione delle autorità locali di procedere ad accertamenti dopo aver appreso, lo scorso settembre, in un rapporto ministeriale, che molti piccoli protagonisti di affidamenti internazionali venivano coinvolti in traffici criminali.
“Il caso sembra essere arrivato a una felice conclusione grazie a tutte le persone che hanno lavorato con una dedizione instancabile” aveva dichiarato il ministro degli Esteri Federica Mogherini a margine della giornata Africa-Italia alla Farnesina.
In casa dei genitori adottivi, fervono, intanto, i preparativi per i grandi festeggiamenti che accoglieranno i piccoli congolesi. “Stiamo preparando una grande festa. Anche se, conoscendo bene il Paese di provenienza, aspettiamo di vederli. Ognuno di noi nelle proprie case sta preparando una grande accoglienza per bambini che vedranno, per la prima volta, l’Italia – ha dichiarato all’Ansa Massimo De Toma, uno dei papà adottivi – Ricordiamo però che si tratta di bambini abituati a non avere niente e che probabilmente rimarranno anche un po’ storditi. Quindi cerchiamo di preservarli, nonostante il nostro grande entusiasmo”.
Samantha De Martin
