ROMA – “La compatibilità del provvedimento sui balneari sarà valutata attentamente”. L’avvertimento della Commissione europea è chiaro sulla proroga delle concessioni balneari in Italia fino al 31 dicembre 2024. Il tutto qualche giorno dopo il via libera al decreto Milleproroghe e la sua promulgazione con riserva da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La pronuncia della Commissione Ue
“La Commissione ritiene che le legislazioni nazionali debbano promuovere la modernizzazione del settore”. È quanto afferma il portavoce dell’esecutivo Ue che ribadisce l’importanza di garantire la trasparenza e la concorrenza leale. Da qui la necessità di verificare eventuali incompatibilità con l’ordinamento europeo.
Le reazioni politiche
Si alza dunque la tensione tra Roma e Bruxelles e Giorgia Meloni è costretta a conciliare da un lato la maggioranza poco incline ad applicare la direttiva Ue e dall’altro la Commissione, pronta a procedere con la procedura di infrazione avviata nel 2020. La presidente del Consiglio è pronta convocare un nuovo tavolo interministeriale che faccia partire l’annunciata mappatura delle coste, ovvero il monitoraggio su tutte le concessioni balneari in atto. Dure le parole del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri: “Quella sui Balneari è un’ossessione maniacale, le priorità sono altre”.
Nel mirino non solo l’Italia
La Commissione europea non sembra voler fare sconti a nessuno e apre una procedura d’infrazione anche alla Spagna. Stessa sorte è toccata nel gennaio scorso al Portogallo, mentre Grecia e Croazia negli ultimi anni sono andate incontro alle richieste della Commissione, seppur con una serie di deroghe.
Gli operatori del settore
Le categorie dei balneari insorgono e manifestano tutta la loro preoccupazione: “C’è troppo accanimento su di noi”. Intanto Assobalneari ha chiesto un incontro sul dossier con il capo dello Stato.