Niente più toni felpati, la corsa al Campidoglio tra il candidato di centrodestra Enrico Michetti e il democratico Roberto Gualtieri è ormai all’ultimo giro. Il professore punta alla “connessione sentimentale con romani e romane”, il ‘tribuno’, si ispira alla Dc di Alcide De Gasperi, il partito “interclassista contrario a ogni violenza”. Negli ultimi due confronti prima del ballottaggio, Enrico Michetti e Roberto Gualtieri, oltre a contendersi gli elettori di Carlo Calenda e Virginia Raggi, provano a convincere anche gli indecisi. L’assenteismo ha infatti caratterizzato il primo turno superando il 50%. Oggi pomeriggio, per la chiusura della campagna elettorale, l’avvocato sarà a Campo de’ Fiori mentre l’ex ministro dell’Economia si recherà a Piazza del Popolo accompagnato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal nuovo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Nel testa a testa Michetti è al momento al 30% al primo turno, in vantaggio di soli tre punti su Gualtieri che resta convinto dell’appoggio degli elettori di Calenda e della Raggi: “Penso che l’elettorato di Raggi e Calenda sceglierà di sostenere le nostre proposte”.
L’esito resta incerto ma il voto della Capitale sarà comunque un test utile per verificare se effettivamente gli elettori di ‘campo largo’ tanto decantati dai democratici vireranno effettivamente sul candidato di centrosinistra. Sul fronte opposto il centrodestra, bisognoso di ritrovare certezze, punta proprio sulla Città Eterna per ricompattarsi.
Sullo sfondo l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha aperto un’istruttoria a carico di Radio Radio, “riguardo alcune affermazioni concernenti gli ebrei e il nazifascismo pronunciate nel corso di alcune trasmissioni”. L’emittente radiofonica, che ha ospitato per anni la voce di Michetti, è già stata travolta nei giorni scorsi dalle polemiche per un controverso articolo del “tribuno” pubblicato nel 2020 proprio sul sito dell’emittente, in cui si parlava della Shoah.