Una vera e propria batosta, quella della Lega dopo il ballottaggio dei sindaci di alcune città italiane. Fuori da tutti i Comuni sia in Lombardia sia in Veneto che fino a ieri erano state le roccaforti del partito padano. Quello uscito dal secondo turno delle elezioni comunali, perla LegaNorddi Roberto Maroni, è lo scenario peggiore. Scomparse nella polvere l’ex roccaforte Treviso e poi Brescia, una delle città manifesto della Lega. Solo un anno fa Maroni parlava di un partito che aspirava a diventare egemone al Nord.
La deblacle di Treviso e di Brescia. La batosta peggiore è stata, quindi, a Treviso. Nella città veneta il vicesindaco e candidato leghista Giancarlo Gentili è stato staccato di ben 11 punti dallo sfidante Giovanni Manlido, che ha vinto il ballottaggio. Invece a Brescia torna il centrosinistra dopo 5 anni di maggioranza di Lega e Pdl. Il sindaco uscente Adriano Paroli è stato sconfitto dal candidato del Pd Emilio Del Bono. I due sono divisi da uno scarto di oltre 13 punti, mentre al primo turno avevano preso entrambi il 38%. Del Bono ha preso il 56% dei voti, Paroli il 43%.
Le dichiarazioni di Tosi e il silenzio di Maroni. Il segretario veneto della Lega Nord, Flavio Tosi, ha commentato il ballottaggio di Treviso senza cercare scuse: «Sarebbe sciocco negare questa sconfitta elettorale. Il centrodestra- ribadisce Tosi- ela Lega in particolare, hanno pagato in maniera carissima il calo dell’affluenza che non è mai stato così pesante e ci è costato caro. Non ci si può però limitare- spiega Tosi- a dire che abbiamo perso per la poca affluenza. Ora dobbiamo trovare il modo per ripartire, riportando la gente al voto e riconquistando la fiducia dell’elettorato». Regna ancora il silenzio, invece, nella sede della Lega in via Bellerio, dove il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, ha a malapena pronunciato queste parole: «Una batosta! Dobbiamo partire, siamo nella fase del ricambio generazionale».
Anche il vicesegretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha parlato di batosta e ha commentato i deludenti risultati dei ballottaggi per le comunali. «Ora- ha aggiunto- occorre fare un bagno di umiltà e smettere con le liti interne: dobbiamo tapparci la bocca».
Marco Stiletti