Cresce la paura a Bali, dove il vulcano Agung, nel nord-est dell’isola, sta proseguendo da giorni la sua attività eruttiva, emettendo fuoco e ceneri fino a 3.000 metri sopra il cratere. Una situazione di emergenza che ha creato già diversi disagi.
In particolare la fitta coltre di fumo ha determinato la chiusura dell’aeroporto internazionale di Bali fino alle 7 del mattino locali di domani. Nelle prime 24 ore sono stati cancellati 445 voli, per un totale di 59mila turisti bloccati. Per sicurezza sono stati evacuati dalle zone limitrofe del vulcano oltre 40mila residenti.
L’ultima eruzione di Agung è stata nel 1963 e causò 1600 morti. Un disastro per gli abitanti dell’Isola, che all’epoca li costrinse a rifugiarsi in centri di emergenza e campi di fortuna e ad abbandonare il loro prezioso bestiame.