ROMA – Il leader di Azione Carlo Calenda smonta la battaglia unitaria con il Pd, annunciando un secco “no” allo scendere in piazza: “Andare in piazza per qualsiasi cosa non lo condividiamo né come approccio né come metodologia”, ha dichiarato commentando la manifestazione annunciata dalla segretaria del Pd Elly Schlein per chiedere al governo politiche diverse. Poi il segretario di Azione lancia in pompa magna il suo appello ai riformisti dem a uscire dal partito, invece di restare e attendere un cambiamento che “forse avverrà nel 2074”. Nonostante l’affronto, oggi, 12 settembre, si incontreranno le delegazioni di Pd e Azione per fare un primo punto sui temi riguardanti la sanità.
Mentre Calenda afferma con una battuta di non voler più rilasciare dichiarazioni su Matteo Renzi, dal leader di Iv arriva l’annuncio della festa nazionale del partito. Si terrà dal 14 al 17 settembre a Santa Severa (Roma), con la partecipazione di quattro ministri: Nordio, Piantedosi, Calderone e Schillaci.
Nel frattempo il Partito Democratico torna in piazza. La segretaria Elly Schlein ha annunciato dal palco della Festa Nazionale dell’Unità di Ravenna, che si è svolta il 10 settembre scorso, una manifestazione che si terrà a Roma tra la seconda metà di ottobre e novembre. Al centro i temi della sanità, della difesa del potere di acquisto delle famiglie e le misure per sostenere la crescita. L’obiettivo è ambizioso: riportare in piazza il popolo dem. “È il nostro tempo, riprendiamoci il nostro futuro”, queste le parole di Schlein a margine della kermesse. Non solo l’annuncio della mobilitazione, tra i temi toccati dalla segretaria dem anche la discussione del nuovo patto di stabilità a Bruxelles. “Non si torni all’errore dell’austerità che tanto ha fatto male all’Italia e all’Europa”, ha sottolineato Schlein, che ha poi difeso il commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni: “Quelli del governo sono attacchi scomposti”. Solidarietà anche dal leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Io non voglio dare la colpa all’Europa, io voglio cambiarla, Gentiloni poi si figuri è una persona mite, non litiga mai con nessuno…”.