ROMA – La premier Giorgia Meloni blinda Carlo Nordio. E mentre è in volo per l’Algeria per un incontro bilaterale dichiara in una nota la sua “piena fiducia” al Guardasigilli negando distanze in seno al Consiglio dei ministri nella quale sostiene che nella maggioranza vige un clima ottimo. Dichiarazioni che hanno l’obiettivo di spegnere le polemiche dei giorni scorsi sulla giustizia in merito all’uso delle intercettazioni telefoniche a seguito della cattura del boss Matteo Messina Denaro. Lì la spaccatura è stata netta. Da una parte il ministro Nordio favorevole a una stretta, sostenuto da FI e Terzo Polo, dall’altra il Pd e il Movimento 5 Stelle, ma anche parti della maggioranza.
In un’intervista al Corriere della Sera Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, interviene ribadendo che sulle intercettazioni “c’è solo l’idea del ministro, che condividiamo appieno, di contemperare, secondo Costituzione, le esigenze di indagine con quelle della riservatezza”. In un’intervista alla Stampa Andrea Delmastro (Fdi), sottosegretario alla Giustizia sostiene che Nordio sia “stato male interpretato”.
Il presidente del Consiglio annuncia, poi, un incontro in settimana per definire un cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia. In via Arenula, infatti, fanno sapere che l’incontro non è ancora stato fissato ma avverrà in tempi brevi per fissare “tappe e priorità”.
Il placet del ministro Crosetto e di Berlusconi
A difendere il Guardasigilli anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite a Che tempo che fa. Si unisce alla difesa del ministro anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che in un video social sottolinea che “dopo molto tempo, l’Italia ha un ministro della Giustizia di cultura liberale e garantista, una cultura profondamente affine alla nostra. Questa è una buona notizia per il Paese, per il governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche. Noi di Forza Italia sosterremo l’azione del Ministro Nordio con assoluta convinzione”.