ROMA – Nella mattinata di giovedì 3 ottobre sono iniziati i primi negoziati tra il governo e le Regioni, in tutto quattro, che hanno avanzato il riconoscimento di alcune materie su cui legiferare. Il Veneto ha chiesto l’autonomia su nove materie, Liguria e Piemonte su sei, mentre la Lombardia su otto, tutte non sottoposte a Lep (Livelli essenziali delle prestazioni).
I dubbi della maggioranza
Un “giorno importante” per il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli che rappresenta un primo grande passo per “ridurre i divari e garantire servizi ai cittadini”. Le richieste avanzate dalle Regioni ancora non sono state rese note ad eccezione di quelle legate alla Protezione Civile, materia da cui si è deciso di partire all’unanimità. Entusiasta il governatore leghista del veneto Luca Zaia, il quale ha ribadito l’importanza di un decentramento, “che aiuterà i cittadini”. La maggioranza, però, continua a sottolineare le possibili differenze sui livelli minimi che potrebbero interessare territori diversi della Repubblica. Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci esprime cautela e, dal suo staff, fanno sapere che “alcune cose si potranno fare, altre invece no”. Più dura la posizione di Forza Italia. I deputati Debora Bergamini e Raffaele Nevi ribadiscono le perplessità già espresse dal vicepremier Antonio Tajani. La Lega, però, va avanti. Per il governatore della Lombardia Attilio Fontana, la sua regione “è prontissima”. Lo stesso afferma il presidente ad interim della Liguria Alessandro Piana: “Oggi i cittadini ci chiedono semplificazioni e tempi certi su alcune procedure – ha detto –, credo che l’autonomia differenziata dia questa occasione”. Critiche, invece, le opposizioni. Il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro accusa la Lega di “sfregio all’unità nazionale”. La deputata dem Silvia Roggiani parla di “errore clamoroso”.
Il nodo dei Lep
Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga sottolinea il nodo dei Lep: “Spero che le materie che sono sottoposte a Lep potranno partire quando i Lep saranno pronti. È gravissimo che in questi anni non siano stati fatti”. Lo Stato, al momento, ha 24 mesi di tempo per fissare gli standard minimi per le 14 materie che necessitano dei relativi Lep.