ROMA – Al vaglio della seduta preparatoria del Consiglio dei ministri la bozza del disegno di legge Calderoli sulle autonomie. Il ddl, cavallo di battaglia della Lega, rischia di spaccare la maggioranza – con Fratelli d’Italia e forzisti più cauti – e fa crescere lo scontro con le opposizioni. Concepita dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, la bozza ha subito varie modifiche prima di approdare sul tavolo del Consiglio, dove dovrebbe essere vagliata in via ufficiale giovedì.
Le novità della bozza
Tra le novità del testo, l’intesa tra Stato e regioni per cui l’autonomia differenziata avrebbe una durata “non superiore a dieci anni”. Secondo la bozza “alla scadenza del termine di durata, l’intesa si intende rinnovata per un uguale periodo, salvo diversa volontà dello Stato o della Regione…”. Un’altra importante novità riguarda il coinvolgimento delle Camere in caso di concessione dell’autonomia. Rispetto all’ipotesi precedente, sono stati raddoppiati i tempi entro i quali il Parlamento può esaminare l’intesa fra la regione interessata e lo Stato (da 30 a 60 giorni).
Meloni: “Noi vogliamo unire l’Italia”
“Noi vogliamo unire l’Italia e non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e di serie B”, ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta sul merito della questione, in occasione della presentazione del progetto Polis di Poste Italiane. “Esiste una sola Italia – ha aggiunto – in cui lo Stato e le sue articolazioni sono al servizio di tutti i cittadini”.
Opposizioni sul piede di guerra
Alla vigilia dell’esame del testo, insorgono le opposizioni. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha indetto una mobilitazione di massa contro i tentativi di “chi vuole dividere l’Italia in due” e “mette in rischio l’unità del Paese”. L’intervento del governatore campano, in particolare, ha preso le difese di sanità e scuola pubblica, avversando con fermezza qualsiasi proposta di differenziare gli stipendi dei docenti su base regionale.
Molto critico dell’operato del governo Meloni il presidente del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte, che ha speso parole al vetriolo contro la premier: “Forse non si è accorta che da settimane il suo governo sta lavorando per spaccare l’Italia in due”.