La questione vaccini scuote il primo giorno di scuola. Le 17 di ieri erano infatti la scadenza per consegnare agli asili il certificato di vaccinazione, la prenotazione o anche solo un’autocertificazione. In poche parole, bisognava portare i propri figli vaccinati o con l’impegno a farlo. Entro il 10 marzo, invece, tutti i bambini dovranno essere in regola con tutte le vaccinazioni.
Tante sono state le tensioni in tutta Italia. A Udine, quando la figlia non è stata ammessa nella scuola poiché sprovvista dell’autocertificazione, una mamma ha chiamato i carabinieri, che non hanno potuto far altro che invitarla a riportare la bambina a casa. Ma a Milano, secondo i dati dell’assessorato all’Educazione del Comune, è il 10% delle famiglie a non essere in regola. “Chiedo alle famiglie che sanno che i loro figli non saranno ammessi di tenerli a casa – ha detto l’assessore Anna Scavuzzo – Credo sia importante non far vivere questo ai bambini come un momento di tensione. C’è ogni disponibilità, ma non è l’ingresso dell’asilo il luogo per discutere”. Scavuzzo ha poi precisato: “Con il rientro di tutti i bambini il dato del 10% dovrebbe ridursi fino alla metà”.
Di fronte agli oltre tremila bambini respinti, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli non si lascia scuotere: “Non è la scuola ad allontanare i bambini non vaccinati, ma è una scelta dei genitori che sono consapevoli delle conseguenze delle loro decisioni”. Dal canto loro, su blog e social, i genitori no-vax sono agguerriti e invitano a chiamare le forze dell’ordine per chiedere che i “propri diritti” vengano rispettati.
Il decreto Lorenzin ha introdotto l’obbligatorietà di dieci vaccini (contro tetano, difterite, epatite B, morbillo, rosolia, pertosse, varicella, polio, parotite e Haemophilus di tipo B) per tutti i ragazzi fino a 16 anni. La circolare del ministero dell’Istruzione con le direttive da seguire e le scadenze da rispettare è arrivata il 16 agosto, nel cuore dell’estate, lasciando meno di un mese di tempo per mettersi in regola.