Ore 9.44, corso Vittorio Emanuele II (Roma), un’auto di servizio della polizia municipale sfreccia in maniera sospetta: scatoloni accatastati sul retro, a bordo due persone in abiti civili, di aspetto disordinato, che urlano e gesticolano quando si accorgono di essere fotografati. L’auto è targata Ex823gk e dai controlli alla polizia municipale risulta che oggi non doveva essere in servizio. Il comando generale sta accertando che non sia stata sottratta illegalmente. L’autovettura, sempre secondo il comando, fino a questa notte era regolarmente parcheggiata nel deposito della polizia municipale a Porta Portese.
Non è la prima volta che a Roma accade una cosa del genere: lo scorso febbraio girava sui social network un video in cui alcuni nomadi sfrecciavano a bordo di una volante vicino al campo nomadi della Massimina. In quel caso l’auto era della fiction “E’ arrivata la felicità” con Claudia Pandolfi, in onda sulle reti Rai. Ma la sola eventualità aveva suscitato reazioni polemiche e proteste.
Un furto che, se dovesse essere confermato, si aggiungerebbe ad una serie abbondante in tutta Italia: a Palermo qualche mese fa l’auto di servizio di una guardia giurata era stata rubata a seguito di un’aggressione mentre lo scorso 24 aprile, sempre nel capoluogo siciliano, era stata sottratta un’auto della Croce Rossa “uscita per ragioni di servizio”, mai più ritrovata. Sono eventi che fanno assomigliare sempre di più la Capitale ad una gigante banlieue.
Nicola Stacchietti
