HomeEconomia Auto, fine effetto incentivi: il mercato rallenta

Finisce l'effetto incentivi
Il mercato dell'auto rallenta
Grave flessione per Stellantis

Colpito soprattutto il settore green

Restano distanti gli obiettivi europei

di Veronica Stigliani03 Settembre 2024
03 Settembre 2024

ROMA – Sono solo poco più di 69mila le auto immatricolate in Italia nel mese di agosto, un dato che segnala la fine di quel boost all’acquisto di macchine dato dai bonus 2024. Se in giugno l’aumento delle vendite generato dagli incentivi si è attestato al 15% e in luglio al 4,7%, il mese successivo ha visto un calo del 13,4% rispetto al 2023 (dati del ministero dei Trasporti). Complessivamente il risultato rimane positivo: da inizio 2024 sono 1.080.447 le auto vendute, in crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.  Ma esaurito l’effetto degli Ecobonus il mercato dell’automotive subisce una pesante battuta d’arresto. 

A risentirne sono soprattutto le auto green, con le ibride plug-in (Phev) che retrocedono al 3,5%, per un totale di veicoli elettrici e ibridi plug-in (Ecv) al 7,2% rispetto al 9,1% di agosto 2023. Numeri che vengono attribuiti agli ostacoli che intralciano il percorso verso la transizione energetica, che rendono complesso il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo: è un momento di “grave difficoltà per il mercato italiano dell’auto, penalizzato dai forti aumenti dei prezzi delle vetture e da una transizione che si rivela sempre più difficile”, sostiene il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. 

Il primo hub di economia Circolare di Stellantis a Mirafiori. Foto Ansa

Stellantis, che rimane “al primo posto come gruppo nell’elettrico, nel mild hybris, nel diesel e nella benzina”, come spiega il managing director Santo Ficili, vede comunque una importante flessione. In agosto la holding ha infatti immatricolato solo poco più di 17mila auto, il 32,4% in meno rispetto al 2023. La quota di mercato scende dal 31,8% al 24,8%, con le vendite del marchio Fiat superate da Toyota con Lexus, Volkswagen e Dacia. A conferma della fase di “sofferenza del mercato, in particolare quello elettrico, e di transizione per il gruppo”, riconosce Ficili. 

Per invertire la tendenza, il presidente dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri Michele Crisci ritiene “fondamentale che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 vengano resi disponibili ben prima della fine dell’anno, in modo da rifinanziare le dotazioni esaurite della fascia 0-20 g/Km di CO2”. Per la federazione dei concessionari Federauto “oltre alla definizione di nuovo schema di sostegno alla domanda di veicoli elettrici e a basse emissioni inquinanti resta centrale la revisione strutturale della fiscalità per le auto aziendali”.

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