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HomeEconomia Pensioni, dai minatori ai maestri chi andrà via prima

Aumento età pensionabile
dai minatori ai maestri
circa 15mila le deroghe

La lista delle professioni esentate

deve essere ancora completata

di Valerio Cassetta03 Novembre 2017
03 Novembre 2017

Un momento del Corteo unitario dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl a sostegno dei lavoratori esodati e contro la riforma della previdenza, Roma 13 aprile 2012. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è stato chiaro: “Sulla questione specifica dell’età pensionabile il principio dell’adeguamento resta assolutamente confermato”. Dal 2019, quindi, la maggior parte dei lavoratori potrà andare in pensione solo a 67 anni compiuti. Tuttavia, ci saranno delle categorie esentate, quelle che svolgono lavori particolarmente gravosi. Dai minatori agli insegnanti di asili e materne, passando per i macchinisti dei treni e gli operatori ecologici. Sono circa 15mila gli interessati all’esensione. In realtà, i lavoratori in questione possono già aderire all’Ape Social al compimento dei 63 anni, con 36 anni di contributi o, con 41 anni di contributi, avendo iniziato a lavorare molto presto, possono usufruire dell’uscita anticipata.

Lo schema con tutte le categorie incluse e finalmente definite però non è ancora stato ultimato e sarà inserito nella legge di Bilancio nei prossimi giorni. Così facendo, nella lista potrebbero essere inserite persone che normalmente svolgono turni di lavoro pesanti o a rotazione: dagli operai edili agli addetti alle macchine, dai manutentori di edifici ai macchinisti, senza dimenticare i conciatori, i camionisti, gli operatori ecologici, gli insegnanti delle materne e degli asili e i badanti che assistono persone non autosufficienti.

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