ROMA – Non si prospetta un cambio di rotta all’orizzonte. Almeno in teoria, il taglio dei tassi d’interesse potrebbe dover attendere tempi migliori. Almeno secondo quanto previsto dagli analisti. Alla vigilia del consiglio direttivo di politica monetaria della Banca centrale europea – che oggi terrà la prima riunione dell’anno – gli esperti sembrano infatti concordi nel sottolineare come per assistere a un cambiamento nella politica economica della Banca Ue, saremo costretti ad aspettare fino al secondo trimestre dell’anno – più probabilmente intorno a giugno – mentre la Bce continuerà a monitorare i dati economici, inflazione in primis.
Una scelta maturata anche alla luce delle nuove tensioni geopolitiche in Medio Oriente e il caos nel Mar Rosso, con il rallentamento del traffico merci attraverso il Canale di Suez, per gli attacchi degli Houthi. Un fattore che aumenta l’incertezza in campo economico e che potrebbe portare ad un’eventuale ricaduta sui prezzi.
Nonostante i mercati premano per un taglio, il Comitato esecutivo della Banca centrale europea sembra decisamente orientato a lasciare i tassi invariati. Sono in molti quindi ad attendere le parole e della presidente Christine Lagarde, che nella conferenza stampa attesa per le 15 di oggi. Il mercato valuterà inevitabilmente con attenzione le indicazioni in arrivo dalla presidente Lagarde, per cercare soprattutto di capire i tempi del previsto allentamento della politica monetaria.
Una delle tesi più quotate è che la presidente dichiari che i fattori di rischio per le prospettive di crescita siano al ribasso, mentre per l’inflazione il quadro generale vede un calo in un contesto in cui la trasmissione della politica monetaria sta avvenendo con decisione.
In questo clima sospeso, le Borse europee si muovono al di sotto della parità in una seduta caratterizzata dall’attesa per l’esito della riunione del consiglio direttivo della Bce.