Il tunisino Anis Amri, sospettato di essere l’autore dell’attentato al mercatino di Natale a Berlino, ha alle spalle diversi precedenti. È stato, infatti, quattro anni in carcere in Italia – è arrivato nel 2012 – e, dopo aver scontato la pena, ha ricevuto un provvedimento di espulsione. In realtà, la disposizione non è mai avvenuta, in quanto le autorità tunisine non hanno effettuato la procedura di riconoscimento nei tempi previsti dalla legge. L’uomo, quindi, ha lasciato l’Italia e si è recato in Germania nel 2015.
Successivamente, ad agosto, Amri è stato fermato dalla polizia a Friedrichshafen – al confine con la Svizzera – con un falso documento d’identità italiano. In quel momento risultava registrato in un centro per richiedenti asilo a Emmerich sul Reno, nell’area di Kleve, al confine con l’Olanda. A seguito di questo episodio, il domicilio è stato cancellato dalle autorità.
Il giovane, recentemente radicalizzato, avrebbe utilizzato almeno dodici nomi falsi. Tra questi anche un nome egiziano, secondo la tv N24.